L’intertrigine è una forma comune di dermatosi infiammatoria che coinvolge soprattutto le pieghe cutanee sottoposte a frizione continua e le zone in cui il sudore ristagna. Essa è particolarmente diffusa nei paesi con clima caldo-umido.
Il continuo sfregamento di due superfici corporee contigue, o dei tessuti sulla pelle, può generare una lesione dell’epidermide. A essere particolarmente colpiti da tale condizione morbosa sono soprattutto gli sportivi, le persone in sovrappeso od obese oppure i bambini al mare. In questi ultimi, l’infiammazione è causata in modo particolare dallo sfregamento del costume da bagno con la pelle in collegamento con la sabbia e l’acqua di mare.
L’intertrigine si manifesta con un leggero fino a forte arrossamento della pelle, accompagnato da una sensazione dolorante di bruciore. La lesione della superficie interessata può favorire un’infezione secondaria da fungo o batteri. La condizione morbosa risulta fastidiosa ma è innocua.
La cura consiste sostanzialmente in un’attenta igiene. Per una celere guarigione occorre mantenere le zone colpite pulite e asciutte. In questo modo si evitano le infezioni secondarie dell’epidermide lesionata. È buona abitudine asciugare bene le pieghe cutanee dopo aver fatto il bagno e la doccia e applicare una garza tra le superfici corporee contigue, ricordandosi di sostituirla periodicamente. In caso di prurito è importante non grattare l’epidermide.
Consiglio: le zone interessate – rispetto all’usanza del passato – non vanno trattate con il borotalco, perché possono formarsi dei cumuli di borotalco che irriterebbero ulteriormente la pelle già lesionata. In caso di infezione batterica può essere somministrato un antibiotico, mentre in caso di micosi cutanea è indicato un antimicotico. La somministrazione deve sempre avvenire in seguito a prescrizione medica.
Intertrigine: ecco come proteggersi dalla fastidiosa infiammazione cutanea
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