Schistosomiasi (bilharziosi): in caso di febbre al ritorno da un viaggio recarsi sempre dal medico

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Sorgente: TCS Info Feed

La schistosomiasi è una malattia tropicale causata da un verme; dopo la malaria, è una delle infezioni parassitarie più diffuse al mondo. È presente soprattutto in Africa, ma anche in singole regioni dell’America Latina, del Vicino Oriente e del sud-est asiatico. Tutto ciò che c’è da sapere sulla schistosomiasi ce lo spiega il Dr. med. Esther Künzli dello Swiss TPH di Basilea.

Signora Künzli, come si contrae la schistosomiasi?
Il parassita è presente sotto forma di larva nelle acque dolci stagnanti delle aree endemiche. Il contagio può avvenire al contatto con l’acqua, ad esempio facendosi il bagno o lavandosi, quando la larva s’insinua nella pelle.

Come ci si protegge dalla schistosomiasi in viaggio?
La cosa migliore da fare, soprattutto se si viaggia in Africa dove la schistosomiasi è maggiormente diffusa, è evitare il contatto con acque dolci stagnanti. Ciò significa: non nuotare, non tuffarsi né mettere i piedi in specchi d’acqua dolce.

È possibile farsi vaccinare prima?
No, non esistono vaccini contro la schistosomiasi.

Quali problemi di salute emergono con un’infezione da schistosomiasi?
Il contatto diretto con il parassita può condurre a una reazione allergica a livello epidermico, simile all’orticaria. Tra le due e le sei settimane dall’infezione può comparire febbre. Il problema principale nel caso della schistosomiasi sono le esposizioni ripetute al parassita alle quali la popolazione locale è sottoposta. I vermi che si sviluppano dalle larve depongono le uova nei tessuti, ad esempio nel fegato o nella vescica. Questo provoca reazioni infiammatorie localizzate che poi possono provocare sintomi come dolori addominali, diarrea, ingrossamento del fegato o sangue nelle urine.

Quando è opportuno recarsi da un medico?
In generale, in presenza di febbre al ritorno da un viaggio. In particolare, per la schistosomiasi, quando si sa di essere stati a contatto con acque dolci in un’area endemica. Il contagio da schistosomiasi può essere diagnosticato tramite un esame del sangue, a volte anche delle feci e delle urine. In caso di diagnosi di schistosomiasi (anche asintomatica) si opta per il trattamento farmacologico.

In cosa consiste il trattamento della schistosomiasi?
Consiste nell’assunzione di pillole.

Il contagio può avere conseguenze letali?
Le severe complicanze a lungo termine della schistosomiasi sono la conseguenza di esposizioni ripetute e di una grande quantità di uova annidate nei tessuti, com’è il caso per le popolazioni locali, ma non per i turisti.

Cosa raccomanda ai viaggiatori che si trovano in un’area a rischio o che intendono recarvisi?
Evitare qualsiasi contatto con acque dolci stagnanti (nuotare, tuffarsi, immergere i piedi in acqua ecc.)



Per considerazioni e input, potete contattarci per Email: med@tcs.ch

Non utilizzate queste informazioni come base assoluta per le decisioni sulla salute. In caso di problemi alla salute consultate il vostro medico o farmacista. Navigare su internet non sostituisce la consultazione medica.

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