Camminare: un rimedio naturale

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Photo Pixabay.
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Sorgente: TCS MyMed

Il signor Jürg Bosshard, direttore del reparto di fisioterapia a Interlaken presso il centro ospedaliero Spitäler fmi AG, ci parla dei benefici del camminare.

Signor Bosshard, si sente spesso dire che camminare faccia bene (al sistema cardiovascolare, per la perdita di peso ecc.). Potrebbe illustrare in breve gli effetti sulla salute più importanti dal punto di vista medico?
Camminare, in particolare, e fare attività fisica, in generale, attiva nell’organismo dei processi antinfiammatori. Il movimento favorisce la messa in circolo di sostanze antinfiammatorie a partire da una certa intensità e durata. Inoltre, mentre si cammina, l’esposizione alla luce del sole stimola a livello epiteliale la produzione di una maggiore quantità di vitamina D, con effetti positivi in varie sfere della salute e del benessere.

Quali disturbi possono essere eventualmente alleviati camminando?
Molte malattie, come quelle cardiovascolari, il cancro, il diabete e la demenza, sono precedute da un’infiammazione di basso grado. A questa si aggiungono depressione e disturbi del sonno. Camminare o, più in generale, fare movimento aiuta a prevenire questo tipo di malattie.

Esiste la camminata ideale dal punto di vista medico? (Su terreno pianeggiante o collinoso? A ritmo blando o veloce? Breve o lunga?)
Non si può generalizzare: la camminata ideale varia da persona a persona. Si devono sempre considerare gli obiettivi che si vogliono raggiungere. Dal punto di vista medico, però, si può dire che la camminata a passo spedito sia più efficace nell’azione antinfiammatoria e quindi sia da raccomandare.

Quali sono le differenze in termini di efficacia?
La camminata a passo spedito ha un effetto positivo sul sistema cardiovascolare, sul mal di schiena e in generale sui dolori cronici. Se si desidera incrementare gli effetti sul sistema cardiovascolare si deve scegliere un percorso in leggera salita. Ai fini del potenziamento muscolare si sceglierà un percorso con una forte pendenza. La discesa, invece, migliora le funzioni muscolari. Si osserva, infatti, che anche le persone affette da artrosi in fase iniziale notano un miglioramento nel funzionamento delle ginocchia. In generale si può dire che camminare in salita è un buon esercizio cardiovascolare e camminare in discesa fa bene a muscoli, tendini, articolazioni e al controllo della muscolatura.

Quali suggerimenti dà per prevenire o alleviare, camminando, eventuali disturbi delle articolazioni (ginocchio, anche)?
In generale, bisogna lasciare che il corpo si abitui gradualmente agli sforzi richiesti dal camminare. In caso di dolori al ginocchio quando si salgono o scendono le scale, si deve prima di tutto migliorare la funzione muscolare con un intervento fisioterapeutico. Inoltre, si consiglia d’indossare scarpe già «rodate». Se, dopo una camminata, dovessero comparire dolori muscolari li si può alleviare con esercizi di stretching e ulteriore movimento. In tal caso è importante favorire l’irrorazione sanguigna della muscolatura attraverso l’attività fisica, senza però eccedere nello sforzo.

Potrebbe dirci qualcosa sull’utilità o i possibili effetti delle passeggiate in mezzo alla natura per le persone affette da disturbi psichici (depressione)?
Si può dire che, facendo 150 minuti di attività fisica a settimana, dopo un anno si ottiene un’azione equivalente a quella degli antidepressivi. Inoltre, l’esposizione alla luce svolge un ruolo importante in caso di depressione. Camminando in mezzo alla natura ci si espone alla luce del sole e all’aria fresca e questo accentua gli effetti positivi sull'umore.

Non utilizzate queste informazioni come base assoluta per le decisioni sulla salute. In caso di problemi alla salute consultate il vostro medico o farmacista. Navigare su internet non sostituisce la consultazione medica.

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