Psoriasi – molto più di una malattia cutanea

Psoriasi


Malattie

Fonte: TCS MyMed


Cos'è la psoriasi?
La psoriasi è una malattia infiammatoria a decorso cronico che può colpire la pelle nonché le articolazioni. La psoriasi è particolarmente riconoscibile sulla pelle per le tipiche placche (desquamazioni) che vi si formano. In molti pazienti, però, non è solo la pelle a essere colpita, a volte lo sono anche le articolazioni. Nonostante i sintomi talvolta gravi, la psoriasi non è contagiosa, ma è riconducibile a una disfunzione del sistema immunitario dell'organismo. Inoltre, la psoriasi è spesso accompagnata da malattie metaboliche o cardiovascolari.

La psoriasi non è solo un problema estetico: anche chi presenta sintomi lievi subisce limitazioni nella vita quotidiana.
A causa delle manifestazioni esteriori della psoriasi, questa malattia comporta spesso problemi psicologici come la depressione e l'emarginazione. Persino i soggetti con sintomi cutanei lievi si sentono limitati nel quotidiano. L'abbassamento della qualità della vita può diventare particolarmente importante quando la malattia è molto visibile, ad esempio sul viso.

Sintomi e malattie concomitanti
Le regioni epidermiche più colpite sono le articolazioni del gomito e del ginocchio, la testa o le unghie. Le aree colpite presentano squame bianche argentate. Chi soffre di psoriasi si ammala più spesso di disturbi metabolici come l'ipertensione, l'obesità e persino il diabete di tipo II. Corre anche un rischio maggiore di soffrire di malattie cardiovascolari. La depressione è più comune tra questi soggetti che tra le persone sane.

Quali sono le cause della psoriasi?
Le cause esatte della psoriasi non sono ancora pienamente chiare. L'interazione tra predisposizione genetica e fattori ambientali può scatenare o peggiorare la malattia. Non è possibile prevedere il manifestarsi della psoriasi.

I fattori ambientali che possono contribuire al peggioramento della psoriasi sono le infezioni, i farmaci, l'obesità e il tabagismo. Non si devono sottovalutare neanche gli effetti dello stress: i problemi familiari o la pressione sul lavoro possono incidere negativamente sull'evoluzione della malattia.

Forme di psoriasi
Psoriasis vulgaris (psoriasi a placche): è la forma più comune. Delle placche rosse ricoperte di squame argentate possono comparire su tutta la superficie corporea. Il nome «psoriasi a placche» deriva proprio da queste alterazioni della pelle, le placche. Alcuni soggetti soffrono anche di psoriasi ungueale alle mani e ai piedi (vedi psoriasi ungueale).

Psoriasi ungueale: le alterazioni delle unghie possono manifestarsi con qualsiasi forma di psoriasi. In circa la metà dei soggetti a essere colpite sono le unghie delle mani e, in misura minore, le unghie dei piedi. I sintomi tipici sono piccole depressioni, alterazioni del colore o distacco della lamina ungueale.

Psoriasi capitis (psoriasi del cuoio capelluto):
la psoriasi del cuoio capelluto si manifesta con prurito, arrossamento, comparsa di squame argentate e ispessimento della pelle. Se visibili, le squame sono di solito un problema molto penoso per la persona. Con una diagnosi chiara, è possibile escludere altre malattie, come l'eczema, e iniziare una terapia efficace.

Psoriasis intertriginosa: questa particolare forma di psoriasi si manifesta esclusivamente nelle pieghe cutanee. È anch'essa di natura infiammatoria e di solito a decorso cronico.

Psoriasis guttata (psoriasi a puntini o a gocce): questa forma rara e spesso molto pruriginosa si manifesta di frequente dopo le infezioni. È caratterizzata da numerosi piccoli focolai puntiformi.

Psoriasis pustulosa: questa forma rara comporta la formazione di pustole a contenuto purulento su aree arrossate della pelle. Può interessare solo determinate aree, come i palmi delle mani e le piante dei piedi, oppure l'intera superficie corporea.

La psoriasi non è solo una malattia della pelle: il 30 percento dei soggetti interessati sviluppa anche l'artrite psoriasica.

Artrite psoriasica
L'artrite psoriasica, come la psoriasi, è una malattia immunitaria a decorso cronico caratterizzata da episodi. L'artrite psoriasica può provocare infiammazioni dolorose delle articolazioni, della colonna vertebrale, delle inserzioni e delle guaine tendinee o delle borse sinoviali.

Circa il 30 percento dei soggetti affetti da psoriasi soffre di questa malattia reumatica infiammatoria. Sebbene si tratti di una combinazione di psoriasi e reumatismo infiammatorio, il coinvolgimento delle articolazioni e della cute non procede necessariamente in parallelo. In circa l'80percento dei casi, le alterazioni della cute e delle unghie precedono quelle delle articolazioni.

I sintomi tipici dell'artrite psoriasica sono rigidità mattutina, dolore a riposo e gonfiore. Di frequente sono interessate le piccole articolazioni delle mani, del ginocchio o della caviglia. A livello della colonna vertebrale, si avverte spesso dolore al collo e ai glutei e tra le tendiniti spicca l'infiammazione del tendine di Achille. Una caratteristica tipica dell'artrite psoriasica è il coinvolgimento per lo più asimmetrico di un numero di articolazioni spesso inferiore a cinque.

La causa scatenante dell'artrite psoriasica non è nota: predisposizione ereditaria e fattori ambientali potrebbero entrarci qualcosa. Stando alle conoscenze attuali, l'artrite psoriasica non è curabile e può comportare danni irreparabili alle articolazioni. È quindi importante una diagnosi tempestiva da parte di un reumatologo. È opportuno, quindi, che chi soffre di psoriasi informi il proprio medico curante se compaiono dolori articolari.

Con un'adeguata terapia personalizzata, si possono tenere sotto controllo i sintomi cutanei e articolari e si può prevenire la distruzione delle articolazioni. Alcune misure non farmacologiche integrative possono essere di supporto al trattamento: ne sono un esempio i rimedi fisioterapici, i cambiamenti dello stile di vita o gli esercizi fisici mirati a migliorare la mobilità.

Gravità della psoriasi
Di norma sono la gravità della psoriasi e il conseguente peggioramento della qualità della vita a determinare il trattamento.

Come fa un dermatologo a valutare lo stato della pelle?
Oltre al colloquio e a un'analisi della pelle, il dermatologo ha a disposizione una serie di altri modi per valutare la gravità della psoriasi e stabilire l'entità dei suoi effetti sul paziente.

PASI (Psoriasis Severity Index): il PASI è uno dei metodi più comuni per valutare la gravità della psoriasi. Misura l'area del corpo interessata dalla psoriasi e il grado di desquamazione, arrossamento e spessore delle placche. Il punteggio massimo del PASI è 72. Permette di distinguere i pazienti con malattia lieve, moderata e grave. Un PASI 100 indica un miglioramento del 100 percento del punteggio PASI e significa completa assenza di sintomi.

Indice BSA (Body Surface Area Index): l'indice BSA calcola la percentuale della superficie corporea interessata dalla psoriasi. È una misura molto più semplice e veloce del PASI, ma non sempre riflette la gravità della malattia.

DLQI (Dermatology Life Quality Index): il DLQI è un questionario utilizzato dal dermatologo per valutare l'impatto della psoriasi sulla vita quotidiana. Le dieci domande che contiene riguardano le attività quotidiane, l'abbigliamento, il tempo libero, il lavoro e la scuola, le relazioni personali e il trattamento stesso.


Fonte e in collaborazione con: Società Svizzera di Psoriasi e di Vitiligine (www.spvg.ch) e psori.ch.

Non utilizzate queste informazioni come base assoluta per le decisioni sulla salute. In caso di problemi alla salute consultate il vostro medico o farmacista. Navigare su internet non sostituisce la consultazione medica.

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