Negli ultimi anni si è avuto un forte aumento dei casi di legionellosi. Nel 2018 sono stati censiti 567 casi, a fronte di 490 nel 2017 e 365 nel 2016. Qui sono disponibili raccomandazioni per ridurre il rischio di proliferazione di questi batteri.
La legionellosi è una malattia respiratoria causata da batteri presenti naturalmente nell’acqua. Viene trasmessa tramite l’inalazione di goccioline contaminate. Le misure preventive mirano ad impedire la proliferazione di questi batteri.
Agente patogeno e trasmissione
La legionellosi, anche denominata malattia del legionario, è una grave infe-zione polmonare causata da determinati batteri del genere Legionella. Questi agenti patogeni, naturalmente presenti in ambienti acquatici e umidi, proliferano particolarmente bene in sistemi idrici in cui l'acqua non si rinno-va costantemente (acqua stagnante) e la cui temperatura oscilla tra 25 °C e 45 °C (acquedotti, rubinetti, soffioni della doccia, vasche idromassaggio, installazioni di trattamento dell'aria, ecc.). La legionellosi viene trasmessa tramite l'inalazione di goccioline d'acqua contaminate da determinate specie di Legionella (aerosol). La trasmissione da persona a persona, pur essendo possibile, è estremamente rara.
Quadro clinico
La legionellosi si manifesta inizialmente con febbre, tosse, mal di testa, dolori muscolari e perdita di appetito, e ha un periodo di incubazione che varia tra i 2 e i 10 giorni dal contagio. La malattia può causare un'infezione polmonare più o meno grave, che può condurre persino alla morte. Malgrado il trattamento antibiotico, si contano in media da 5% a 10% di decessi.
Diffusione e frequenza
Répartition géographique et fréquenceLe legionellosi è una malattia diffusa in tutto il mondo. In Svizzera vengono dichiarati all'Ufficio federale della sanità pubblica approssimativamente 400 casi l'anno.
Prevenzione
Le persone che fumano o hanno un sistema immunitario debole sono particolarmente predisposte alla legionellosi. La misura preventiva più efficace, in grado di impedire la proliferazione del batterio negli impianti sanitari, è quella di assicurare una temperatura dell'acqua calda di almeno 60 °C all'uscita del serbatoio, e di 55 °C nel sistema di tubature. La temperatura di acqua fredda, invece, deve restare al di sotto di 25 °C. Per tutti gli altri tipi di impianti (climatizzatori, vasche idromassaggio, umidificatori, ecc.) valgono le raccomandazioni delle associazioni professionali o dei fabbricanti.
Fonte: Ufficio federale della sanità pubblica UFSP.
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