Nelle fasi iniziali, il tumore del polmone è difficile da individuare perché i sintomi sono spesso atipici e sono associati anche ad altre malattie meno gravi delle vie respiratorie e dei polmoni. Tuttavia, alcuni tipi di tumore del polmone (carcinomi polmonari a piccole cellule) crescono molto rapidamente e formano metastasi già in fase iniziale.
Quali sintomi possono indicare la presenza di un tumore del polmone?
Tutta una serie di disturbi può essere sintomatica del tumore del polmone. Se per due settimane si manifestano diversi dei seguenti sintomi, si consiglia di consultare il medico per una diagnosi:
Accertamento del tumore del polmone – Diagnosi
Diagnostica per immagini
Spesso, il tumore del polmone viene scoperto per puro caso nel corso di un esame radiografico di routine. Gli esami fisici, le tecniche di imaging e le analisi di laboratorio dei campioni di tessuto garantiscono la diagnosi. La sola radiografia convenzionale non garantisce una diagnosi definitiva. Pertanto si ricorre a ulteriori procedure di imaging per confermare i risultati e per localizzare un possibile tumore:
Asportazione di un campione di tessuto
Broncoscopia
Nei casi di sospetto tumore del polmone si ricorre spesso alla «broncoscopia» che prevede l’inserimento attraverso il naso e la gola e nelle vie respiratorie di un sottile tubo con una minuscola telecamera all'estremità. Contemporaneamente, vengono prelevati campioni di tessuto da siti sospetti della mucosa, il cui esame successivo permette di caratterizzare più precisamente il tipo di tumore.
Causa principale: il fumo di sigaretta – Altre cause
La causa principale del tumore del polmone è il fumo di tabacco. I fumatori sono particolarmente a rischio, ma lo sono anche le persone molto esposte al fumo passivo. In rari casi, un'elevata esposizione al radon o a sostanze inquinanti come l'amianto possono scatenare il tumore.
Fumo di tabacco
In circa l'85% dei casi il tumore del polmone è causato dal fumo di tabacco. Le sigarette sono particolarmente dannose perché le loro sostanze tossiche vengono inalate in profondità nei polmoni. I fumatori hanno un rischio 20 volte maggiore di sviluppare il tumore del polmone rispetto a quelli che non fumano. Inoltre, il rischio aumenta con l’aumentare del numero di anni in cui si fuma e del numero di sigarette giornaliero. Il fumo di sigaro e di pipa non è meno pericoloso – ma più spesso provoca tumori della bocca, della gola o della laringe. Il tumore del polmone si sviluppa molto lentamente: per i fumatori ci vogliono in media 20 anni perché la malattia si manifesti. Anche le persone esposte per anni al fumo di tabacco altrui hanno un rischio maggiore di tumore del polmone.
Esposizione al radon
Il radon è un gas radioattivo presente in natura che fuoriesce in piccole quantità nell'atmosfera dagli strati superiori del suolo. In spazi chiusi, il radon può accumularsi e, in concentrazioni maggiori, diventare un pericolo per il tessuto polmonare se inalato costantemente attraverso la respirazione.
Possono trascorrere anni o decenni prima che il radon provochi il tumore del polmone. Tuttavia, questo gas è considerato la seconda causa più comune di tumore del polmone in Svizzera. Gli esperti attribuiscono all'esposizione al radon dai 200 ai 300 decessi l'anno.
Amianto e altre sostanze tossiche
Una piccola parte delle malattie associate al tumore del polmone è causata da sostanze tossiche come l'amianto. Questi casi sono per lo più legati all'esposizione professionale. Oltre al tumore del polmone, le fibre naturali dell’amianto possono anche causare un tumore maligno della pleura (mesotelioma pleurico).
Altri fattori scatenanti del tumore sono:
Altri fattori di rischio
Dopo la guarigione dalla tubercolosi, nel tessuto polmonare possono rimanere delle cicatrici. Queste aree sono particolarmente sensibili e presentano un aumentato rischio di tumore.
Se un genitore sviluppa un tumore del polmone prima dei 65 anni di età, anche i figli sono leggermente più a rischio. Tuttavia, questo rischio ereditario è meno grave rispetto ad altre forme tumorali come il cancro al seno o al colon.
Terapia o operazione – Trattamento
Le tre forme di trattamento per il tumore del polmone sono la chemioterapia, la radioterapia e la chirurgia, il ricorso alle quali dipende dal tipo di tumore e dallo stadio in cui si trova. Si tiene conto anche dello stato di salute generale della persona interessata.
Le migliori possibilità di guarigione sono nelle fasi iniziali della malattia, quando è possibile eliminare l’integralità del tumore chirurgicamente o attraverso altre procedure terapeutiche. Laddove ciò non fosse possibile, si cercherà di rallentare la crescita del tumore, di evitare che la malattia progredisca e di alleviare i sintomi dolorosi.
Trattamento del carcinoma bronchiale a piccole cellule
Il tumore polmonare a piccole cellule cresce rapidamente e di solito ha già metastatizzato nel cervello, nelle ossa e nel fegato al momento della diagnosi. Nella maggior parte dei casi la chirurgia non è quindi una via praticabile; si ricorre, invece, alla combinazione di chemioterapia e radioterapia. Tuttavia, il tumore polmonare a piccole cellule è una forma piuttosto rara di tumore del polmone. Le sostanze emesse durante la chemioterapia attaccano principalmente le cellule malate che si dividono. Tuttavia, vengono distrutte anche le cellule proliferanti sane della mucosa intestinale, del midollo osseo e delle radici dei capelli. Possono quindi manifestarsi degli effetti collaterali: nausea, vomito e diarrea, infezioni, sanguinamento e perdita temporanea dei capelli. La tolleranza alla chemioterapia varia molto da persona a persona La chemioterapia è di solito seguita dalla radioterapia: anche quest’ultima mira a distruggere le cellule tumorali e le metastasi attraverso l’impiego di raggi ad alta energia, simili ai raggi X. Anche se la radiazione mirata risparmia i tessuti sani possono manifestarsi degli effetti collaterali: pelle secca e arrossamento della cute nell’area di irradiazione, difficoltà di deglutizione, nausea e vomito, cicatrici nel tessuto polmonare (fibrosi) o infiammazione del pericardio (pericardite).
Trattamento del tumore polmonare non a piccole cellule
Circa la metà dei pazienti affetti da tumore polmonare non a piccole cellule può essere operata. Questo è il caso quando il tumore può essere completamente localizzato e rimosso. A seconda dell'estensione del carcinoma, viene asportato uno o due lobi del polmone (lobectomia), o a volte l’intero polmone (pneumonectomia). Se non è possibile intervenire chirurgicamente o al fine di migliorare la prognosi, si ricorre, a seconda dei casi, alla combinazione di chemioterapia e radioterapia. In tempi recenti sono state sviluppate terapie biologiche per sottotipi speciali di tumore polmonare non a piccole cellule – in particolare l'adenocarcinoma – che colpiscono proprio i punti deboli del tumore. Nei prossimi anni è previsto lo sviluppo di ulteriori farmaci in questa categoria.
Endoscopia polmonare e terapia farmacologica
Anche l'endoscopia può essere utilizzata per il trattamento del tumore del polmone – per esempio, per aspirare le secrezioni viscose, per fermare le emorragie tramite farmaci o laser. Se un tumore in crescita restringe le vie aeree e causa difficoltà respiratorie, l'endoscopia polmonare può essere utilizzata per rimuovere meccanicamente o con il laser il tessuto proliferante. In alcuni casi è possibile inserire anche degli stent (impianti) per mantenere aperte le vie aeree.
Fonte e in collaborazione con: Lega polmonare svizzera (www.legapolmonare.ch).
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