Stare in piedi, camminare sicuri – Come prevenire le cadute in età avanzata

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Sorgente: TCS MyMed

Con l’avanzare dell’età aumenta il rischio di cadute – spesso con conseguenze gravi per la salute e la qualità di vita. Perché le persone anziane sono particolarmente a rischio, quale ruolo giocano la forza muscolare, i farmaci e l’adattamento dell’abitazione e come si può prevenire già in anticipo, lo spiega il dottor Bernard Flückiger degli Ospedali Adullam di Basilea. In questa intervista dà consigli pratici e illustra come il movimento, gli esercizi quotidiani e gli ausili moderni possano contribuire ad aumentare la sicurezza in età avanzata.


Dottor Flückiger, perché il rischio di caduta aumenta con l’età?
Con l’avanzare dell’età, le funzioni del corpo, gli organi e in particolare la muscolatura cambiano. La forza muscolare diminuisce, così come la coordinazione e l’equilibrio. Anche la velocità di reazione muscolare si riduce. Inoltre, disturbi sensoriali come problemi di udito o di vista possono aumentare il rischio di caduta. Questi fattori fanno sì che gli anziani siano molto più soggetti alle cadute rispetto ai giovani.

Quali sono le cause fisiche più frequenti delle cadute negli anziani?
La causa principale è generalmente la perdita di forza muscolare – in medicina si parla di sarcopenia, cioè la perdita di massa muscolare legata all’età. Anche il peggioramento dell’equilibrio e della coordinazione svolge un ruolo importante. Molte persone riferiscono inoltre sensazioni di vertigini o un senso di insicurezza nello spazio – lo descrivono a volte come una «testa strana». Si aggiungono malattie legate all’età come problemi articolari, Parkinson o limitazioni cognitive in caso di demenza, che aumentano ulteriormente il rischio di caduta.

Quali esercizi aiutano i senior a migliorare equilibrio e forza?
Esiste una vasta gamma di esercizi semplici ma efficaci per favorire forza ed equilibrio. È importante allenarsi regolarmente – idealmente tre volte alla settimana. Non si tratta necessariamente di allenamenti intensivi, ma piuttosto di movimenti dolci con piccoli pesi o con il proprio peso corporeo. Anche camminare rientra già tra questi esercizi. Per la coordinazione sono adatti esercizi di equilibrio come la posizione su una gamba o la camminata in tandem, in cui un piede viene posto direttamente davanti all’altro. Possono essere utili anche strumenti specifici per la coordinazione, come superfici instabili o cuscini di equilibrio.

Da quando si dovrebbe iniziare con questi esercizi?
In linea di principio si può e si dovrebbe cominciare già in giovane età ad allenare forza muscolare e coordinazione. Studi dimostrano che le persone che già presto presentano anomalie nella deambulazione – misurate per esempio con un tappeto speciale per la camminata – hanno un rischio di caduta molto più alto in età avanzata. La prevenzione precoce è quindi particolarmente importante.

Dove possono essere effettuate queste analisi del cammino?
Questi test vengono offerti in centri specializzati come i centri di mobilità o i reparti di geriatria di grandi ospedali – per esempio all’Ospedale Felix-Platter di Basilea. Anche reparti di neurologia o centri di logopedia effettuano talvolta analisi della camminata.

Quali adattamenti domestici possono ridurre il rischio di caduta?
Un’abitazione sicura è centrale per la prevenzione delle cadute. Vanno eliminati ostacoli come tappeti o cavi sciolti. È essenziale una buona illuminazione in tutti gli ambienti. I letti bassi spesso rappresentano un problema – dovrebbero essere adattati in modo da potersi alzare comodamente. Anche in bagno si può fare molto con tappetini antiscivolo e maniglie di sostegno. Le soglie delle porte dovrebbero essere eliminate, se possibile, o rese ben visibili. Importanti sono anche corrimano solidi lungo le scale – soprattutto in discesa, che causa insicurezze a molte persone anziane.

Il sovrappeso influisce anch’esso sul rischio di caduta?
Sì, il sovrappeso può influire ulteriormente sull’equilibrio ed è quindi anch’esso un fattore di rischio. Aumenta lo sforzo fisico e rende più difficili i movimenti coordinativi. È quindi tanto più importante contrastare con allenamenti mirati e, se necessario, anche con ausili.

Come si può valutare medicalmente il rischio di caduta?
Test semplici possono già fornire molte indicazioni sul rischio di caduta. Un esempio è il cosiddetto test di sollevamento dalla sedia: la persona si alza più volte consecutivamente da una sedia, idealmente senza usare le mani. Se ciò richiede un tempo insolitamente lungo o necessita di aiuto, significa che la forza muscolare è ridotta. Anche la misurazione della forza della mano con un dispositivo speciale dà indizi sulla forza generale. Inoltre, udito e vista andrebbero controllati regolarmente e, se necessario, corretti con occhiali o apparecchi acustici. Un altro punto importante riguarda i farmaci – alcuni, in particolare i sedativi o i sonniferi, aumentano nettamente il rischio di caduta per via di effetti collaterali come vertigini o reazioni rallentate.

Quali ausili sono disponibili per rendere più sicuro il cammino?
A seconda del grado di limitazione, sono disponibili diversi ausili. In caso di difficoltà maggiori, i deambulatori con quattro piedi sono molto utili, perché garantiscono stabilità. Con un rollator si è ancora più mobili – preferibilmente a quattro ruote, poiché è più stabile di un modello a tre ruote. Purtroppo alcune persone esitano a usare questi ausili – spesso per vergogna. Eppure possono essere decisivi per la sicurezza. È importante che il rollator sia regolato correttamente, altrimenti c’è il rischio che, per esempio nei pazienti con Parkinson, scivoli troppo velocemente. Altri ausili utili sono i bastoni, le pinze per raccogliere oggetti da terra o i montascale per persone con mobilità molto ridotta.

Quale ruolo giocano i farmaci in caso di vertigini e instabilità nella deambulazione?
I farmaci devono essere controllati regolarmente – soprattutto per quanto riguarda effetti collaterali come vertigini, debolezza muscolare o disorientamento. Particolarmente problematici sono alcuni sonniferi e sedativi presi la notte: se la persona deve orientarsi al buio, per esempio per andare in bagno, la situazione può diventare molto pericolosa. Anche gli anticoagulanti rappresentano un rischio in caso di caduta con trauma cranico – qui sono necessari controlli medici particolarmente accurati.

Come possono i familiari aiutare a evitare le cadute?
I familiari hanno un ruolo importante. In alcuni casi vengono coinvolti attivamente – per esempio nei controlli domestici: ricevono una fotocamera e fotografano l’ambiente domestico, così gli specialisti possono proporre miglioramenti mirati. Inoltre, i familiari dovrebbero motivare al movimento – per esempio con passeggiate insieme o esercizi leggeri. Anche accompagnare regolarmente dal medico o dal fisioterapista può essere utile.

Cosa fare dopo una caduta per prevenire conseguenze a lungo termine?
Dopo ogni caduta va verificato se vi sia una frattura o altre lesioni – soprattutto in caso di osteoporosi nota. Anche la lista dei farmaci deve essere controllata. Negli ospedali o nelle case di cura esistono protocolli standardizzati di caduta per identificare le cause e affrontarle in modo mirato. Particolarmente importante: molte persone sviluppano dopo una caduta la paura di cadere di nuovo – la cosiddetta sindrome post-caduta. Questa paura può portare a muoversi meno, con conseguente accelerazione della perdita muscolare. È quindi fondamentale riattivare rapidamente le persone colpite.

Esistono nuove conoscenze scientifiche sulla prevenzione delle cadute?
Sì, studi recenti confermano che un leggero allenamento di forza, tre o quattro volte alla settimana, è efficace. È altrettanto importante un adeguato apporto proteico nell’alimentazione per sostenere la costruzione muscolare. Un interessante sviluppo è quello degli «exergames»: giochi di movimento interattivi con supporto video, in cui i movimenti vengono riprodotti davanti a uno schermo. Gli studi dimostrano che questi esercizi ludici riducono nettamente la frequenza delle cadute o almeno la ritardano. Sono un buon modo per unire attività fisica, divertimento e motivazione – anche in età avanzata.

Dr. med. Bernard Flückiger


Dr Bernard Flückiger

Primario / Direttore medico 
Specialista FMH in medicina interna con specializzazione in geriatria
Adullam Spitäler 

Non utilizzate queste informazioni come base assoluta per le decisioni sulla salute. In caso di problemi alla salute consultate il vostro medico o farmacista. Navigare su internet non sostituisce la consultazione medica.

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