Sebastian Bigdon è viceprimario del reparto ortopedia e chirurgia traumatologica dell’Inselspital di Berna.
Signor Dr. Bigdon, lei è specializzato nella colonna vertebrale, che cosa significa il termine ergonomia?
Il termine ergonomia deriva dal greco antico (ergos=opera, lavoro) ed è stato utilizzato a partire dalla rivoluzione industriale, soprattutto in ambito economico. Con questo termine, si intende un modo e delle condizioni di lavoro il più efficienti possibili. L’obiettivo era ed è ottimizzare tutti i processi, in modo che le persone ne vengano danneggiate e si stanchino il meno possibile. Oggi, questo obiettivo è inteso molto più ampiamente e non riguarda solamente il mondo del lavoro, ma tutti gli ambiti della nostra vita.
Quale sfida si riscontra quando si vogliono posizionare cartelle e zaini scolastici in modo ottimale ed ergonomico?
Una grande sfida è rappresentata dalla posizione eretta che l’uomo ha imparato nel corso dell’evoluzione. Quando i nostri antenati camminavano ancora su quattro zampe, il peso del loro corpo era distribuito uniformemente su quattro zampe, ed era per questo scopo che la nostra colonna vertebrale era stata creata. Da quando camminiamo su due gambe, la distribuzione del peso su dischi intervertebrali, muscoli, ossa e legamenti e soprattutto sulla parte inferiore della schiena è notevolmente cambiata. Naturalmente, durante i secoli il corpo si è adattato, ma forze e leve continuano ad agire sulla nostra colonna vertebrale. Quando portiamo uno zaino sulle spalle, la maggior parte del peso dovrebbe essere scaricato direttamente sul bacino, per evitare un sovraccarico della colonna vertebrale.
Qual è il modo ideale per posizionare una cartella o uno zaino scolastico?
Gli zaini solitamente hanno una cintura dell’anca che permette di alleggerire il carico dei braccioli. Troppo peso sulle spalle porta a un allungamento ripetuto della colonna vertebrale e a oscillazioni, che devono essere bilanciate dalla muscolatura. Quando la muscolatura si stanca, il che può succedere già dopo poco tempo, il carico su dischi intervertebrali e giunture vertebrali aumenta. Ciò provoca usura e dolori.
Quindi vanno sempre consigliati zaini e cartelle provvisti di una cintura dell’anca?
In genere sì. L’ideale sarebbe una cintura molto larga, che permetta una buona distribuzione del peso sul bacino. Se questa è troppo fine, può stringere e provocare addirittura dolori. Inoltre, la cintura dell’anca non andrebbe stretta troppo in basso. L’ideale sarebbe stringerla attorno alla cresta iliaca, che si trova proprio sopra il grande trocantere, ovvero la sommità del femore, che si può facilmente palpare attraverso la pelle.
È necessario riposizionare la cartella o lo zaino ogni volta?
In caso di lunghe escursioni o se si portano grandi pesi sarebbe ideale riposizionare lo zaino ogni volta che lo si rimette. Molti zaini offrono la possibilità di farlo, e addirittura di aggiustare la distanza tra lo zaino e la schiena. Anche quando si fanno escursioni, sarebbe bene ascoltare il proprio corpo e, in caso di bisogno, riposizionare lo zaino. Per sforzi di breve durata e in caso di pesi minori, quando si stringe basta controllare che la cintura dell’anca sia ben posizionata e ben stretta.
Esistono misure o trucchi per alleviare ulteriormente la schiena?
È possibile ridurre il carico per la schiena preparando lo zaino e distribuendo il peso all’interno dello zaino in modo intelligente. Una buona regola è posizionare gli oggetti più pesanti il più possibile in basso e vicino alla schiena. Più il peso dello zaino è vicino alla schiena, meglio è.
Quali danni della postura sono possibili?
Soprattutto, se si sentono dolori camminando o facendo escursioni, esiste il pericolo di danni. Questi non devono per forza essere danni permanenti, ma il dolore è un segnale importante del corpo e che non andrebbe ignorato. In questo caso bisognerebbe dare un’occhiata attenta allo zaino. Ho davvero bisogno di tutto quello che sto portando? Avverto dolori anche quando non sto portando pesi? Il mio zaino aderisce davvero bene alla mia schiena?
Quali altri fattori svolgono un ruolo importante, oltre al peso?
Chi ha una colonna vertebrale con una posizione modificata (scoliosi, olistesi) è più a rischio di avere dolori e che la propria situazione peggiori. La loro muscolatura fa semplicemente più fatica rispetto a chi ha una colonna vertebrale con curvatura normale. Soprattutto in questi casi, è essenziale ridurre il peso nello zaino, e la muscolatura dell’addome e della schiena dovrebbero essere in stato ottimale. Per chi soffre spesso di problemi di schiena è bene farsi consigliare da uno specialista.
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