Dr. med. Urs W. Müller Prof (PH), co-primario della clinica di ortopedia e chirurgia traumatologica e responsabile di medicina dello sport all’Ospedale Cantonale di Lucerna, sull’indolenzimento muscolare.
Dott. Müller, come nasce l’indolenzimento muscolare?
L’indolenzimento muscolare è dovuto a lesioni delle miofibrille. In termini temporali, il dolore aumenta nel corso dei primi tre giorni e poi impiega circa tre giorni a scomparire. Si tratta della forma di lesione più piccola e leggera, causata dall’impatto esercitato sui muscoli dalle frenate. Questo significa che se corriamo in montagna solo in salita, il giorno dopo avremo gambe deboli e stanche, ma nessun dolore. Se corriamo anche in discesa, avremo muscoli indolenziti a causa dell’impatto delle frenate. Questo perché in frenata (prevenzione dell’allungamento) si sviluppa dall’otto al dieci percento di forza in più rispetto a quella che il nostro muscolo può permettersi in piena tensione senza accorciamento.
Esistono forme diverse di indolenzimento muscolare?
No, in linea di principio non ci sono forme diverse. Distinguiamo solo tra forme diverse di lesione muscolare. Se il dolore non diminuisce dopo circa cinque-sette giorni, si può ipotizzare un danno a un’area più ampia del muscolo e non solo alle miofibrille. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è difficile fare una diagnosi esatta. Spesso è solo a posteriori, sulla base del periodo di recupero, che si può determinare l’entità più probabile della lesione.
È vero che l’eccessiva produzione di acido lattico può essere un fattore scatenante del dolore?
No. Un dolore persistente al muscolo non può essere attribuito all’eccessiva produzione di acido lattico. Se ci fosse un eccesso di acido lattico, il dolore sarebbe acuto durante l'esercizio e scomparirebbe dopo. Si tratta del cosiddetto metabolismo anaerobico-lattacido (senza ossigeno con produzione di acido lattico) che rende immediatamente disponibile l’energia necessaria per una prestazione. Tuttavia il rendimento energetico che ne deriva è basso perché la molecola di zucchero non viene scomposta completamente e si forma acido lattico (lattato). A causa della scarsa efficienza energetica, non si può sostenere a lungo l’intensità relativamente alta della prestazione, ad esempio negli sprint dei 400 e 800 metri, e questo provoca un rapido affaticamento.
È consigliabile fare sport nonostante l’indolenzimento muscolare?
Sì, è consigliabile fare esercizio quando si hanno i muscoli indolenziti perché, nel nostro corpo, il muscolo possiede il maggior potenziale di rigenerazione, al secondo posto dopo il fegato. La rigenerazione attiva (ad esempio la camminata) e un apporto di acqua sufficiente aiutano a ridurre il dolore. Inoltre, è importante mantenere la mobilità. In caso contrario, le lesioni possono cicatrizzarsi e il muscolo accorciarsi. A esercizio terminato, si dovrebbe aver cura di abbassare il tono muscolare con lo stretching.
Qual è il modo più efficace per combattere i sintomi?
L’unico modo per combattere i sintomi è assumere antidolorifici. Dal momento che la guarigione è un processo biologico, si può rallentare l'indolenzimento muscolare ma non accelerarlo. E qui sta tutta la controversia sull’uso degli antidolorifici, perché gli antidolorifici sono anche antinfiammatori e non sono pertanto ideali quando sono in corso processi biologici di guarigione. Tuttavia, ci sono dei modi per ridurre il più possibile l'intensità dei sintomi. È importante riportare in equilibrio il bilancio energetico, «ripulendo» l’organismo dei prodotti di scarto del metabolismo. Ciò si ottiene con un apporto di energia, liquidi e sali sufficiente. Inoltre, combinare rigenerazione attiva e un leggero massaggio o un bagno può dare ulteriore sollievo.
Succo di ciliegia per l’indolenzimento muscolare: quanto bene fanno questi rimedi casalinghi?
Non deve essere per forza succo di ciliegia. Ogni succo di frutta fresco contiene numerose vitamine, antiossidanti, fruttosio e glucosio. Ognuno può consumare il succo che gli piace. Tuttavia, è ancora meglio assumere acqua in quantità sufficiente.
Cosa consiglia contro l’indolenzimento muscolare?
La cosa migliore è cercare di tenere sotto controllo il dolore con una rigenerazione attiva seguita da un leggero stretching. Per ottenere i risultati migliori è importante bere a sufficienza e mangiare in maniera equilibrata. Se il dolore non scompare dopo due o tre settimane, non può più trattarsi di un dolore muscolare normale e si dovrebbe consultare un medico.