A differenza dei tatuaggi veri e propri, i tatuaggi all’henné vengono solamente dipinti sulla pelle. L’henné secco si stacca dalla pelle circa un’ora dopo l’applicazione e il tatuaggio se ne va dopo un paio di settimane. Tuttavia, questa decorazione della pelle non è completamente innocua, soprattutto all’estero.
Infatti, per assomigliare di più ai veri tatuaggi, al prodotto naturale henné viene spesso aggiunto un colorante nero (PPD). Questo additivo, usato per esempio nelle tinte per capelli, è molto aggressivo per la pelle e in Europa è proibito. Non avviene raramente che in seguito all’applicazione dell’henné compaiano ferite che portano a loro volta a un’allergia al PPD.
Un altro effetto indesiderato è l’infiammazione della pelle tatuata, che si fa sentire per mezzo di prurito, forti gonfiori e rossore. Se si presentano questi sintomi nella zona del tatuaggio, è opportuno rivolgersi immediatamente a un medico. Ovviamente, la migliore prevenzione è non farsi dipingere nessun tatuaggio all’henné. Per chi lo vuole assolutamente fare, è importante informarsi esattamente sulle sostanze coloranti impiegate.
Il Prof. Dr. med. Aristomenis Exadaktylos, primario e direttore dell‘Universitäres Notfallzentrum (Inselspital di Berna), riguardo al tema dei tatuaggi all’henné.
Signor Exadaktylos, come si manifesta un’infiammazione causata da un tatuaggio all’henné?
Non tutti reagiscono allo stesso modo. La pelle è il nostro organo più grande, e pure il più “intimo”. Un’infiammazione della zona in cui sono stati applicati i coloranti all’henné si vede solo alcuni giorni dopo l’applicazione. La gamma dei sintomi comprende arrossamenti e bolle, simili a quelle che avvengono in caso di ustioni. Più raramente avvengono invece reazioni generali allergiche in tutto il corpo. La ragione per cui ciò succede è che al colorante naturale dell’henné vengono aggiunte sostanze chimiche coloranti, di solito nere, per fare apparire i colori più velocemente e più intensivamente. Questo miscuglio di sostanze naturali e chimiche può essere tossico e lasciare cicatrici.
Come viene trattata un’irritazione causata da un tatuaggio all’henné?
Dipende da quanto è forte la reazione della pelle, che può reagire in maniera diversa, da infiammazioni a ferite aperte. Il dermatologo decide in che maniera procedere.
Possono esserci gravi complicazioni?
Può succedere che avvengano problemi con ripercussioni a lungo termine (cicatrici) a livello locale, ma pure in tutto il corpo e che si sviluppino allergie.
Quando l’infezione è guarita, è tutto di nuovo a posto?
Se si ha fortuna sì. Altrimenti rimangono delle cicatrici. È importante sapere che attraverso le sostanze chimiche possono svilupparsi certe allergie crociate. Ciò significa che, in certi casi, dopo il tatuaggio si può reagire in modo allergico a “additivi normali”, come quelli contenuti nelle tinte per capelli, a vita.
Lei sconsiglia di farsi fare un tatuaggio all’henné all’estero?
I tatuaggi all’henné sono molto belli, ma io consiglio di usare il buon senso. Non bisognerebbe lasciarsi dipingere in strada da una persona del tutto sconosciuta con un cocktail di sostanze coloranti di cui non si conosce la composizione.